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10 lezioni imprenditoriali che ho imparato nella mia carriera

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“Il cliente non ha sempre ragione e costruisci il tuo personal branding come quello della tua azienda”, sono alcune delle lezioni che ho appreso durante la mia quasi ventennale carriera imprenditoriale.

In questo articolo ho provato a sintetizzare quali sono le 10 lezioni più importanti che ho imparato in tutti questi anni, nella speranza che possano esserti utili, specie se sei agli inizi e hai tanta voglia di bruciare tutte le tappe.

 

  • I clienti non hanno sempre ragione.  Ricordo bene una frase di Henry Ford, l’uomo che ha dato vita al settore automobilistico: “Se avessi chiesto alle persone del mio tempo di cosa avessero bisogno, mi avrebbero risposto “un cavallo più veloce”. Ascoltare i tuoi clienti è necessario, ma dare per buono ogni cosa che dicono, senza averla sottoposta alla prova della ragione e dei numeri, è sbagliato. In tal caso, faresti un torto alla tua azienda, ai tuoi collaboratori, e anche alla tua dignità.
  • I soldi non hanno limiti, il tempo sì. Appena ho iniziato a fare l’imprenditore pensavo che la risorsa più preziosa che avrei dovuto cercare fossero i soldi, poi i clienti, e poi ancora le idee. Invece con il tempo capisci che un imprenditore bravo è quello che sa gestire meglio di tutti il tempo. A proposito, ricordo sempre una storia interessante, quella di Bill Gates: da giovanissimo dice a un’azienda (la MITS) di aver sviluppato un linguaggio, BASIC, per i loro microcomputer. In realtà, non ha ancora nulla tra le mani. Nei giorni successivi si mette al lavoro per realizzare il software, da cui è nata la sua carriera. Se avesse preso tempo, avrebbe – forse – perso la commessa e rovinato i suoi piani.
  • I soldi possono essere tossici.  Quando costruisci la tua azienda da zero è facile cadere nella tentazione di accettare chiunque ti offra soldi, dagli investitori ai clienti. Eppure non sempre ne vale la pena. Nel tempo ho imparato, per esempio,  a evitare clienti la cui gestione era troppo complessa o perché troppo zelanti o perché avevano delle aspettative irrealistiche. D’altronde, Mark Zuckerberg ha costruito la sua carriera di successo con un primo grande no. Parliamo dell’offerta di Yahoo!, che propose un miliardo di dollari al giovane imprenditore per comprare Facebook, quando era ancora agli albori. Mark rifiutò una super offerta che avrebbe cambiato la vita di un ventenne come lui, ma col senno di poi avrà avuto ragione lui.

 

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  • Il marketing non ha scorciatoie. Da una strategia di marketing “economico”, non può che nascere l’immagine di “un brand al risparmio, dal braccino corto”. Investire poco e male nel marketing potrà anche farti risparmiare nel breve termine, ma  porterà poi danni irreparabili alla tua azienda nel lungo termine. 
  • Quando puoi esternalizza. Per costruire il tuo sogno aziendale, specie agli inizi, dovrai contenere i costi, dove possibile. Esternalizzare in alcuni campi della tua azienda (non nel core business e in quelli più sensibili) ti aiuterà a essere sostenibile. Oggi la tecnologia aiuta: i chatbot e il marketing automatico, se ben inseriti in azienda, ti consentono di risparmiare e ottenere risultati efficaci. 
  • Costruisci il tuo personal brand, come quello dell’azienda. Molti imprenditori sbagliano quando si focalizzano solo sul costruire il brand della loro azienda, senza pensare a curare la loro immagine personale sulla Rete. Un errore che ti confesso anche io ho commesso fino a qualche anno fa. Ora sono molto più attivo, con profili social e questo blog, dal quale cerco di essere di supporto a imprenditori in erba, con tanta volontà e pochi mezzi, come ero io agli inizi della mia carriera.
  • Il tuo lavoro è la tua vita, non sprecarla. La vita di un imprenditore è fatta di cadute e risalite, montagne russe alle quali puoi solo abituarti se hai passione e ami quello che fai. Se, al contrario, senti di essere nei panni di qualcun altro, devi mollare tutto e ricostruirti come davvero vuoi apparire al mondo. Ricorda: se sbagli lavoro, sbagli vita.
  • Assumi chi è meglio di te. Sembra una frase fatta, ma per farlo devi fare un passo indietro. Liberati dal tuo ego e ammetti a te stesso che ci saranno sempre persone più intelligenti, più smart di te. Crea dei processi in azienda per assumere solo i migliori talenti e offri loro garanzie e opportunità.
  • Ascolta gli altri, poi cerca la tua strada. Quando sei giovane e inesperto, tendi a fidarti molto del giudizio degli altri, soprattutto di chi ha più esperienza di te: questo è un bene. C’è il rischio però di fare quello che hanno fatto gli altri, senza adattare i consigli al tuo contesto. Ascolta gli altri, ma sei tu che hai il polso del tuo mercato e dei tuoi clienti, non dimenticarlo mai.
  •  “Just do it”. Il payoff della Nike è eccezionale perché racchiude la formula dello spirito imprenditoriale. Qualsiasi sfida tu abbia avanti, agisci sempre prima, per non essere preda della paura dopo. Se come imprenditore ci focalizzassimo ogni giorno sui compiti che abbiamo davanti, completeremmo il 99% dei nostri obiettivi. Per questo, qualsiasi sia la tua sfida imprenditoriale, preparati e affrontala. Meglio fare qualcosa di non perfetto, che non fare nulla. Dalle attività imperfette puoi imparare a migliorare. Dal nulla non imparerai nulla, appunto. 

 

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