L’Internet delle transazioni, della fiducia, delle persone… Quando si parla di blockchain le definizioni si sprecano. La rete peer to peer alla base del funzionamento dei bitcoin e di altre crypto, è una tecnologia che ha sempre più spazio sui media e anche nel business.
Se sei un neofita dell’argomento, devi immaginarla come un file, o meglio ancora, un libro mastro che conserva tutte le transazioni e gli scambi che avvengono su una rete. È un registro pubblico, nel senso che tutti gli utenti, che sono parte dei nodi del suo network, possono accedere e controllare lo stato delle transazioni che vi avvengono.
Molte aziende, tra cui colossi come Amazon, Facebook, IBM, e giganti di Wall Street come Goldman Sachs, si sono avvicinati alla tecnologia e stanno sperimentando nuove applicazioni, stringendo partnership con le startup più interessanti del settore.
Ma quali sono gli usi concreti della blockchain che possiamo aspettarci? Ho provato a fare una mia classifica di tre applicazioni della tecnologia che diventeranno sempre più comuni nei prossimi anni.
Blockchain e tokenizzazione di immobili
La tokenizzazione è un processo che avviene tramite la blockchain (come succede su Ethereum) che consente a un asset materiale, come gli immobili, di trasformarsi in un asset immateriale ed essere così trasformati in token (monete digitali). Qual è il vantaggio? Le quote immobiliari, trasformate in token potranno essere scambiate allo stesso modo di come si fa con le azioni in Borsa.
Con la tokenizzazione, sarà possibile vendere e comprare quote di immobili sulla block chain, portando liquidità in un mercato storicamente poco liquido e restio alla digitalizzazione. Ci sono già startup che investono nella tokenizzazione dell’immobiliare, come Harbor, capace di raccogliere 38 milioni di dollari (fonte Crunchbase).
Micropagamenti
I micropagamenti rivoluzioneranno ben presto l’editoria online. Grazie a questo sistema, gli utenti potranno pagare piccole somme di denaro, ogni volta che vogliono accedere a un contenuto a cui sono interessati. Un modello opposto a quelli attualmente più diffusi, come la sottoscrizione di un abbonamento, oppure l’accesso gratuito che, tuttavia, avviene solo in cambio di una certa “dose” di pubblicità.
I micropagamenti garantiti dalla blockchain sosterranno modelli diversi, in cui chi crea contenuti non dovrà più affidarsi a piattaforme centralizzate, come Youtube, diventando così l’unica interfaccia tra lui e il suo pubblico.
Recentemente, la celebre casa editrice, Alex Springer, ha scelto di usare i micropagamenti sulla blockchain di Stellar.
Blockchain per aziende: supply chain e cloud
La blockchain diventa una manna dal cielo per le aziende perché semplifica, porta sicurezza e trasparenza in due attività. La prima è la supply chain. Un registro distribuito consente infatti alle aziende di tracciare più accuratamente i prodotti, dalla produzione, al trasporto, fino alla consegna, eliminando i costi degli intermediari.
Un esempio di startup che opera su supply chain e block chain è Everledger (più di 10 milioni di dollari raccolti), che si è specializzata nel tracciamento dei diamanti, per proteggerli dalla contraffazione e dal mercato nero.
Anche il mercato del cloud (che ha un valore di oltre 214 miliardi di dollari, secondo Gartner) sarà rivoluzionato dalla blockchain che decentralizza un business oggi dominato da alcuni grossi player come Amazon Web Services, Google Drive e Dropbox.
I vantaggi della decentralizzazione del cloud sono intuibili: un sistema decentralizzato come la blockchain, in cui i dati sono distribuiti tra i tanti nodi della sua rete, lo protegge dagli attacchi degli hacker. Così la tecnologia rende i dati che le aziende archiviano sulla “nuvola” più sicuri e riduce, allo stesso tempo, i costi dei servizi di cloud attuali.
Ci sono argomenti o tecnologie che vuoi approfondire? Scrivimi e ne parlerò sul blog.