Immagina di avere un potenziale di 100 e sfruttarne solo la ventesima parte. È quello che succede alle aziende e agli imprenditori che snobbano gli strumenti di business intelligence.
I tool che analizzano i dati sono diventati una priorità per ogni business: attraverso l’interpretazione dei numeri, consentono all’imprenditore di fare scelte più indovinate. E soprattutto di dare progettualità all’azienda, garantendole un futuro migliore.
In questo articolo ti racconto i vantaggi della business intelligence e un progetto che sto seguendo nel campo.
Come la business intelligence riduce i costi
Chi segue il mio blog sa quanta importanza io dia alla strategia. Senza averne una è difficile rendere sostenibile un progetto imprenditoriale. Per creare una buona strategia o per modificarla in corsa, si parte dall’analisi dei dati.
Conoscere i numeri, e saperli interpretare attraverso software ad hoc per ogni ramo della tua azienda, ti consente, innanzitutto, di capire dove sono le sacche di spreco e di ridurre i costi.
Forbes spiega come la business intelligence sia diventata uno strumento decisivo nella vita delle aziende petrolifere, per esempio. Grazie a questi strumenti ricevono infatti dati sulla geologia del terreno: possono capire dove e quando è meglio estrarre e qual è il prezzo di vendita migliore per il mercato in un determinato lasso di tempo.
Tutti vantaggi che le permettono di guadagnare di più, riducendo le spese.
L’aumento della produttività
La produttività non è legata a quanti uomini hai in squadra o a quanto tempo lavorano in azienda. Privilegiare la quantità sulla qualità ormai è un autogol per un imprenditore: finisce per rendere solo i dipendenti insoddisfatti e non fa guadagnare un centesimo in più.
Gli strumenti di business intelligence aiutano a rendere più efficienti i processi aziendali, aumentare la produttività, riducendo i tempi del lavoro.
Un esempio è il connubio perfetto tra business intelligence e industria della sanità. Ci sono software che aiutano i medici a gestire meglio gli appuntamenti, a diminuire i tempi di attesa per i pazienti e anche il costo della visita: se efficienti le prenotazioni, puoi anche permetterti di tagliare i costi al tuo cliente finale.
Più business intelligence = più vendite
Designed by FreepikLa business intelligence è un settore molto più pratico di quanto si possa pensare. Un esempio è quanto sta succedendo nell’applicazione di strumenti di analisi al retail. Sempre Forbes cita un altro caso d’uso estremamente interessante. Protagonista Charming Charlie, un fashion retailer americano.
Attraverso l’uso di algoritmi di business intelligence, collocati nei circa 250 negozi dell’azienda sparsi in America, Charming Charlie misura il successo di un suo prodotto, riflette sulla giusta o sbagliata collocazione di un capo su uno scaffale, analizza il comportamento dei clienti. Così ha migliorato le vendite, la sua distribuzione e il suo inventario.
Le aziende leader nella business intelligence (e un sogno)
CbInsight fa la lista delle migliori startup e aziende nel mondo che offrono soluzioni di business intelligence. C’è un big player come Microsoft che ha all’interno software come MS Office-Excel, SQL Server, SharePoint, PowerBI. E poi altre aziende leader, come Tableau Software, specializzato nella data visualization, Sisense, famosa per la sua dasbhoard intuitiva. E poi ancora i prodotti di Domo e Logi Analytics.
Chissà se un giorno tra queste sarà annoverata IEM, una delle mie scommesse. La startup ha creato una piattaforma che consente il monitoraggio di visite e ordini su uno o più ecommerce, confrontandoli con altri elementi come dati geografici e demografici, campagne pubblicitarie, fatturato generato e fatturato perso per i carrelli abbandonati. Puoi cliccare qui se vuoi saperne di più.