«L’arma più potente sulla terra è l’animo umano in preda all’entusiasmo», è una bella frase di Ferdinand Foch.
L’entusiasmo è una parola chiave per chi fa business. Senza è difficile che qualcosa di straordinario accada. Tanto è l’entusiasmo che il team di Laila, il chabot dal cuore umano, ha messo a oggi nel progetto.
Dal 27 giugno, è online la nostra campagna di crowdfunding su 200crowd. Dell’obiettivo annunciato di 80mila euro, 40mila sono stati già raccolti. In questo post ti racconto come nasce Laila, come funziona e qual è la mission del progetto.
3 fasi per fare innovazione
Osserva, studia e poi realizza. Queste sono le tre fasi da cui può nascere innovazione.
Laila parte proprio dall’osservazione del mercato, quello del servizio clienti e soprattutto dei suoi limiti: dai costi aziendali alti per assicurare una buona qualità, all’impossibilità per un operatore umano di assistere il cliente durante tutto l’arco della giornata e della settimana.
All’osservazione è seguita la fase dello studio dei tanti agenti conversazionali che si incontrano sul web oggi, e le chat automatiche. Da quest’analisi ci siamo resi conto che mancava una tecnologia, un chatbot in grado di offrire una buona interazione con gli utenti, di essere veramente credibile come un essere umano. Da questa “mancanza” sul mercato è nata poi l’architettura di Laila, che ti racconto tra poco.
La terza fase è quella della realizzazione. Una buona esecuzione è più importante dell’idea stessa, come sanno bene gli startupper. Per farla è necessario avere un buon team. Per creare un servizio di qualità, abbiamo coinvolto l’Università degli Studi Luigi Vanvitelli, una delle eccellenze sull’intelligenza artificiale in Italia.
È con il loro supporto che Laila prende vita: la nostra idea non è solo fare un prodotto, ma dare un contributo alla ricerca.
Cosa fa Laila
L’architettura di Laila nasce dall’integrazione tra due linguaggi AIML e NPL: sono quelli più comunemente usati oggi per creare chatbot (qui spiego qual è la differenza tra i due).
Laila integra i due linguaggi e dà vita a una terza via che si focalizza sull’analisi del “sentiment” dell’utente. Il chabot, proprio come farebbe un operatore umano, capisce le emozioni che prova l’utente e lo rassicura, fidelizzandolo.
Proprio grazie a questa sua capacità, Laila si presta a usi in campi diversi, dal servizio clienti, alle attività di marketing. Ci sono versioni del nostro chabot che supportano la lead generation e il lead nurturing, mentre altre sono tarate sugli e-commerce: in questo caso, Laila diventa una guida, aiuta gli utenti a scegliere i prodotti di un portale e consiglia loro i più adatti, oltre a fare azioni di remarketing, nel caso di sconti o promozioni.
Oggi in crowdfunding, già 400mila euro da Invitalia
La campagna di crowdfunding è la seconda raccolta di fondi che Laila sta realizzando. La prima, andata a buon fine, è stata l’investimento di Invitalia, che con il bando SmartStart, ha premiato il nostro chatbot con 400mila euro.
Ora che la campagna di crowdfunding è partita speriamo di bissare il successo, puntando sui vantaggi che Laila garantisce agli investitori. Quali sono? Te li spiego in questo articolo.
Qui il link alla campagna di crowdfuding, https://bit.ly/2Kpmiut