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Criptovalute: 3 previsioni per il 2018

criptovalute

È una noia seguire le mode, meglio anticiparle.

Questa è un po’ una regola che ho provato a seguire durante la mia carriera. Un esempio è quello delle criptovalute. Oggi tutti parlano di bitcoin e di altcoin, le altre monete digitali meno conosciute.

Molti si sono improvvisati investitori e sono saliti su quello che è un treno in corsa. Lo hanno fatto a seguito di alcuni eventi sorprendenti.

Chi poteva immaginare che il prezzo dei bitcoin sarebbe salito del 2000% in un anno, passando dai 1000 dollari ai 19mila di dicembre?

Neanche i più preparati, ci avrebbero scommesso. Ora salire su un treno in corsa, seguire le mode, come ti dicevo, non è sbagliato totalmente. Anzi, una persona curiosa deve essere attenta ai trend, e un imprenditore non può essere cieco di fronte ai cambiamenti del mondo che lo circondano.

Tuttavia, quando fai le cose affrettate rischi di essere impreparato. Un pericolo da evitare.

Di bitcoin e criptovalute, ho iniziato a interessarmi in Insem, ben cinque anni fa, prima che diventasse un fenomeno così di massa. Insieme a un mio collaboratore, Gianfranco Fedele, abbiamo organizzato alcuni workshop in azienda, invitando esperti, per studiare il fenomeno.

Ricordo che all’epoca i bitcoin erano perlopiù associati a operazioni oscure, come la vendita di armi e droga. Ma avevamo intuito che il concetto alla base, l’opportunità che concedevano di sganciarsi dalle logiche bancarie, era rivoluzionario.

Negli anni, poi ho seguito il fenomeno da osservatore e mi sono costantemente informato sulle sue evoluzioni. Anche se preferisco altre forme di investimento, come quello in business innovativi (ne parlo qui), sono favorevole alla moneta digitale.

In questo post mi sono divertito a immaginare qualche possibile evoluzione di questo mercato. Se sei anche tu un appassionato di criptomonete, confrontiamoci qui o sui miei canali social.

Criptomonete: Bitcoin entra nel circuito finanziario

È un cane che si morde la coda. I bitcoin hanno fondato il loro successo proprio sull’assenza di regole. Eppure se vogliono puntare a raggiungere davvero un pubblico di massa, hanno bisogno di entrare in circuiti finanziari tradizionali. È un po’ quello che sta succedendo con l’interesse delle banche verso la criptomoneta, laddove prima la osteggiavano, ora molte stanno investendo proprio in valute digitali o in business innovativi correlati.

In futuro credo che i bitcoin continueranno la loro ascesa presso un pubblico di investitori istituzionali. Per farlo, dovranno superare quella che è la sfida della sicurezza, molte piattaforme di exchange (sono i luoghi in cui si scambiano bitcoin e gli altri altcoin) hanno subito attacchi da parte di hacker.

La sicurezza è uno degli elementi che determinerà il successo delle criptomonete. I bunker che stanno nascendo in alcuni Paesi per conservare gli hard disk con i bitcoin, vedi quello di cui si è parlato tanto sulla stampa in Svizzera, vanno in questa direzione.

Aumenteranno gli scambi di beni e servizi

Nel prossimo anno, le criptomonete saranno usate su diverse piattaforme di retail, anche quelle di massa. Questo non è una novità: ci sono già tante aziende che accettano bitcoin. Parlo di grossi player, come Shopify, Microsoft e PayPal.

All’orizzonte si stanno profilando poi scenari molto interessanti. Da una parte c’è l’interesse di Mark Zuckerberg nei confronti della tecnologia, non è da escludere la creazione di una cripto valuta made in Facebook, come fa notare il Sole24Ore.

Dall’altra parte, c’è interesse da parte di altri big nel retail, come Amazon. Tempo fa alcune indiscrezioni nella Silicon Valley avevano lasciato trapelare che Jeff Bezos stesse pensando di introdurre i bitcoin come forma di pagamento all’interno della sua piattaforma. Puoi capire che se questo diventasse realtà quest’anno, rivoluzionerebbe completamente il quadro della criptomoneta, che si aprirebbe a un pubblico potenzialmente illimitato.

Maggiore maturità negli investitori

Succede sempre quando c’è un fenomeno che esplode all’improvviso: tutti si interessano ed entrano a gamba tesa, senza avere le competenze giuste.

Nel prossimo anno, credo che gli investitori delle criptovalute acquisiranno maggiore consapevolezza, aiutati anche nuove regolamentazioni che ci saranno: penso a quello che sta succedendo con le ICO, le Initial Coin Offerings, i finanziamenti dei progetti tramite criptomoneta, che si stanno dotando di strumenti per regolamentarsi e proteggere i finanziatori.

Insomma, gli scenari possibili sono tanti e non si esauriscono a queste tre previsioni che ho provato a fare, penso per esempio alla nascita di una nuova blockchain, la tecnologia che sorregge i bitcoin, che potrebbe risolvere i problemi di scalabilità attuali.

Quello che resta da fare è osservare il fenomeno e investire. Gli esperti consigliano di destinarvi dal 3 al 5% del proprio patrimonio e attendere che i frutti siano maturi per guadagnare.

I guadagni nascono solo laddove c’è la preparazione. Chi vuole solo speculare, non ha capito bene lo spirito della criptomoneta: quello di portare i soldi nelle mani della gente.

E se non è una rivoluzione questa…





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