«Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi fare qualcosa che non hai mai fatto», è una frase di Thomas Jefferson, che ho letto mentre ero al RISE di Hong Kong, una delle più prestigiose conferenze al mondo per startup.
A Hong Kong ho presentato, insieme a Pietro Bonomo, esperto di growth hacking, l’ultima startup che sto lanciando: si chiama Viral Octopus e ambisce a portare più professionalità, trasparenza e competenze nel mondo del digital marketing.
La frase di Jefferson si sposa perfettamente con le ambizioni del nostro progetto: siamo partiti da una domanda:
“come fare ad aumentare la soddisfazione dei clienti per gli strumenti del digital marketing?”.
Abbiamo trovato la risposta con un progetto che apporta delle innovazioni al settore, sia nella fase di selezione del professionista, che nella valutazione finale del lavoro.
Viral Octopus al Rise di Hong Kong
Per una startup appena nata essere selezionata per partecipare a un evento tanto prestigioso come il RISE di Hong Kong è già un primo importante traguardo (quest’anno tra le aziende presenti all’evento, c’era il gotha della tecnologia mondiale: Spotify, Uber, Lenovo, Tinder ecc).
Le circa 13 ore di volo sono stata ampiamente ripagate per le emozioni e i feedback positivi che abbiamo ricevuto al nostro stand. Su tutto, voglio ricordare un episodio che ha emozionato anche me, anche se ho imparato negli anni a non esaltarmi mai troppo e a mantenere i piedi per terra.
Un investitore inglese molto prestigioso si è avvicinato al nostro stand e, guardando le proiezioni della nostra startup, ha affermato: “Voi credete di essere a 50. In realtà, siete già giunti a 100, ma non lo sapete”.
Cos’è Viral Octopus
L’idea di Viral Octopus è una piattaforma che seleziona i migliori professionisti del digital marketing (oggi sono più di 400 per oltre 100 servizi digitali offerti) e lo fa attraverso un test ad hoc: «Solo il 5% dei professionisti che vogliono essere parte di Viral Octopus passa il nostro test. Dopodiché li invitiamo a compilare un questionario, in cui spiegano le proprie competenze specifiche e in cosa eccellono», spiega Pietro Bonomo, il Ceo della startup.
Ad oggi, sono disponibili servizi che vanno da Google a Facebook Ads, passando per le landing page, fino alle strategie Seo e allo sviluppo . Il cliente sceglie il servizio di cui ha bisogno e un algoritmo supportato da AI fa il match tra la richiesta e il professionista più adatto alle sue esigenze.
Tuttavia, la vera novità nella startup è l’innovativo meccanismo del “soddisfatti o rimborsati”. L’azienda che non è contenta dei servizi che ha ricevuto, può aprire una richiesta di revisione sulla piattaforma. Si apre così un processo, in cui si valuta il lavoro nel suo complesso e, se non sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati, i soldi vengono restituiti al cliente.
Approfondisci qui: Dal growth hacking alla startup che innova il digital marketing: una chiacchierata con Pietro Bonomo
Viral Octopus: da Hong Kong a Dubai
Hong Kong è solo la prima tappa di un viaggio che ci porterà presto a Dubai, per seguire un altro evento, e poi da lì a Lisbona per partecipare al Web Summit.
La partecipazione agli eventi e la crescita della nostra rete, sono uno degli obiettivi principali di Viral Octopus. L’altro è puntare su una buona raccolta fondi: siamo già al lavoro per un primo seed di 500mila euro, e a Hong Kong abbiamo ricevuto l’attenzione di due fondi, uno inglese e uno giapponese, che si sono detti disponibili per supportarci in round ancora più importanti.
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