Menu Chiudi

Idee di business : 10 domande per capire se hanno potenziale

idee di business

Le idee di business possono nascere nelle situazioni più strambe. Ti faccio un esempio tratto dalla mia vita. Come sai, se segui il mio blog,  Laila, il chatbot dal cuore umano, è una delle mie ultime idee imprenditoriali. Da quando è nata, poco più di un anno fa, ha ottenuto mezzo milione di finanziamenti ed è stata selezionata per un programma di accelerazione a Londra.

C’è ancora tanto da fare, ma se penso a come è nata, mi viene da sorridere oggi: in una pausa caffè davanti al distributore automatico, parlando del più e del meno con il mio cofounder, Gianfranco Fedele. Ragionavamo su come aiutare i clienti di Insem a migliorare le loro relazioni con i clienti ed è allora che abbiamo pensato di realizzare la startup, Mazer, da cui è nata Laila.

Dopo questa prima chiacchierata, non ho subito investito nell’idea, ma ho cercato di rispondere ad alcune domande fondamentali per comprendere se le idee di business sulle quale vorrei investire hanno il potenziale o meno per diventare delle nuove attività di successo. Ecco quali sono le più importanti.

idee imprenditoriali innovative

   1. C’è esigenza sul mercato della mia idea?

Per capirlo devi partire da te, dalle tue esigenze come consumatore, poi metterti nei panni del tuo cliente potenziale e infine analizzare i numeri e le previsioni del mercato. Nel caso di Laila per me è stato facile: essendo io stesso un imprenditore, so quanto è importante automatizzare alcuni processi costosi e delicati, come il customer care e le attività di lead generation. I numeri poi hanno dato ragione al progetto: secondo più di una fonte autorevole nelle indagini di mercato il business dei chatbot raggiungerà nel breve termine un valore di 1,25 miliardi di euro.

   2. Ci sono competitor? Chi sono?

Una regola che vale sempre nel mondo delle startup, quando non ci sono competitor non è perché l’idea è troppo innovativa, ma perché non ha mercato. Nel caso di Laila, i competitor sono tanti e alcune sono anche grandissime aziende (IBM e Google, solo per fare due nomi, investono nei chatbot). Nel caso in cui i competitor siano così “ingombranti” diventa poi fondamentale farti un’altra domanda, quella al punto tre.

   3. Come ti differenzi?

Sono tante le possibilità di differenziazione: vanno dalle funzioni che il tuo servizio propone, alla tipologia di comunicazione che vuoi adottare, fino al tipo di clienti che vuoi colpire (es. le dimensioni dell’azienda o il settore). Con Laila, per esempio, abbiamo puntato tutto sulla creazione di una terza via nel settore dei chatbot, una soluzione che sfruttasse a pieno la sentiment analysis per creare “non un nuovo prodotto, ma un’innovazione sul mercato”.

idee per nuova attività

   4. Quanto sei esperto del tuo mercato?

Questa è una domanda molto importante da farti. Come vedremo in una delle prossime domande, uno degli errori più gravi di un imprenditore in erba è scegliere un business solo perché è un trend, senza conoscerlo a fondo. Per Laila, ci avvaliamo della mia esperienza imprenditoriale nel campo del digital marketing e delle conoscenze in intelligenza artificiale del nostro CTO, Gianfranco Fedele. Oltre all’apporto di sviluppatori e ricercatori universitari.

   5. Hai davvero interesse per il settore?

Costruire un’azienda è lacrime e sangue, oltre a tante soddisfazioni (per fortuna). Per arrivare alla fine della giostra devi quindi essere davvero appassionato alla tua idea. Se non hai troppo interesse alla nicchia di mercato che scegli, vedrai che all’inizio ti impegnerai anche molto; ma ti fermerai subito quando la strada inizia a essere in salita.

   6. Quanto è specifica la tua nicchia di mercato?

Qui il tuo lavoro di domande e risposte diventa un tantino più complicato. Una volta individuata la tua nicchia di mercato, dovrai capire poi ancora più nel dettaglio la tipologia di cliente che hai di fronte. Per Laila, per esempio, abbiamo pensato che il settore del trasporto e della finanza, possano essere quelli più interessanti. Ciò detto, è anche vero che poi è il mercato a trascinarti in una direzione o nell’altra, e che dovrai esser pronto a capirlo prima degli altri.

   7. Conosci davvero i tuoi clienti?

Essere empatico, riuscire a calarti nei panni dei tuoi consumatori, è importante, ma non ti basterà. La conoscenza del tuo target è un processo lungo che ti porterà a dover fare tante domande per capire se l’esigenza a cui vuoi rispondere è sentita anche da altri.  Nel caso di Laila, come imprenditore so bene che investire su un buon servizio clienti e su delle attività di lead generation ha costi alti, sia per le risorse umane impiegate che per i software necessari. Laila, che automatizza questi processi, risponde a un bisogno sentito da me, e da tanti altri imprenditori soprattutto a capo di PMI.

   8. I tuoi clienti hanno soldi da spendere?

Comprendere il budget di spesa dei tuoi clienti diventa di fondamentale importanza per stabilire il prezzo a cui venderai la tua soluzione. E capire se la tua è un’idea redditizia. Nel caso di Laila, siamo in un range che va dai 2.500 ai 5mila euro l’anno, una cifra che un imprenditore può spendere, soprattutto se confrontata ai costi che avrebbe per ottimizzare il suo servizio clienti e le sue attività di lead generation e remarketing senza automatizzarle.

   9. Riesci a spiegare le tue idee di business in poche parole?

Una regola che vale sempre nel mondo delle startup è “se non sai spiegarla a tua nonna, non è un’idea valida”. Insomma, semplificare al massimo il messaggio che vuoi comunicare è una necessità. Per Laila, per esempio, abbiamo scelto un claim, “il chatbot dal cuore umano”, che richiama all’importanza che la sentiment analysis riveste nel nostro progetto.

   10. Quali sono le stime dei tuoi margini?

Se non ti dai degli obiettivi stai certo che non riuscirai mai a raggiungerli. Le idee imprenditoriali innovative per diventare business devono generare profitti, che sia il 20% o un più ambizioso 50%, devi sempre puntare alla crescita e stabilire dei traguardi. Se hai smesso di farlo, vuol dire che il tuo business è alla frutta. Per Laila abbiamo puntato su una crescita sul mercato britannico e americano, come racconto qui.

Vuoi altri consigli su come avviare la tua startup? Scrivimi e sarò contento di darti delle dritte.





Shares