Ci siamo. Arriva qualche giorno di pausa anche per me.
Un benvenuto ufficiale all’ Estate 2022. Lunedì si parte e oggi ultimo giorno qui in 200 Digital District per chiudere ancora qualcosa e salutare il team che resta in azienda e che andrà in ferie nei prossimi giorni.
Le tanto attese vacanze sono quella cosa che solo quando sono finite possiamo valutare se siano state veramente tali.
Quanto è difficile rilassarsi e avere la capacità di non sentirsi coinvolti dai progetti da riprendere al rientro e dai piani per settembre?
Difficile, ma non impossibile. Soprattutto se i giorni di pausa non sono tanti e non compromettono né rallentano nulla.
Cominciamo col dire che personalmente non riesco mai a rilassarmi subito. Appena arrivo in un posto nuovo per vacanza o viaggio di lavoro che sia, vivo uno stato non facile da decifrare. Ho bisogno di almeno 24 ore per sentirmi veramente a mio agio.
Soprattutto in passato, il primo giorno fuori casa, provavo più sensazioni negative che positive.
Pochi giorni, ma di qualità
Ad ogni modo anche un imprenditore, per quanto legato inscindibilmente alle sue aziende 365 giorni l’anno, può provare a “staccare totalmente”. O almeno può ogni tanto (quando il relax è troppo e non ci è abituato) sbrigarsi del lavoro interno ma senza stressarsi e senza quella sensazione di dover correre e fare in fretta.
Almeno quello. Che è già tanto per i ritmi a cui siamo abituati.
Poi come ho detto più volte, non approvando e non sostenendo ferie estive esageratamente lunghe, né per me né per i collaboratori (che si alternano in modo assolutamente equilibrato), posso dire che trovo in questa scelta la ricetta perfetta.
Pochi giorni ma veri. Inutile stare via troppo tempo per poi finire a rispondere alle decine di mail che iniziano ad arrivare, o alle telefonate o ad organizzazioni e indicazioni da dare a distanza.
Le parole di Marchionne nel 2013
Continuo a sposare, sempre e per sempre, il famoso discorso in cui Marchionne nel 2013 disse che noi italiani siamo quasi gli unici che ad agosto sono tutti in ferie. Lo definì “provinciale” ed io aggiungo che è una pratica che non risulta proficua neanche per i dipendenti stessi che al rientro fanno una fatica bestiale a ripartire.
Non riusciremmo a staccare completamente neanche se lo volessimo
Tornando alla domanda del titolo con cui ho scelto di aprire il blog di oggi e cioè se alla fine noi imprenditori in ferie ci andiamo davvero oppure no, rispondo che quello stato di assoluto distacco dalle nostre aziende non potremmo mai averlo.
Neanche se lo volessimo.
Possiamo viverci il nostro tempo libero, come è giusto che sia per chiunque, ma la testa è sempre dedicata al futuro, agli ostacoli da prevedere e superare, alle persone che ci affiancano e per le quali siamo responsabili.
È quello che anzi auguro sempre al mio team. Di trarre più energia possibile dai momenti come questi. La vita non è fatta di solo lavoro, esiste anche una sfera personale ed emotiva che va tutelata. E non giova a nessuno e neanche alle aziende arrivare stremati a fine anno o ricominciare senza energie.
La chiave di tutto è sempre una buona organizzazione e pianificazione dell’ attività lavorativa.
Una buona gestione del proprio tempo indirizzato sempre alla qualità.
Voglio che i miei collaboratori partano sereni sapendo di aver fatto tutto prima di andare via e senza portarsi impegni o attività pending in valigia.
Per quello che invece riguarda me, sono sereno perché so che tornerò molto presto, che insieme alla squadra abbiamo delineato tutto il lavoro da fare e che so sempre di poter contare sulla professionalità di chi resta quando io non ci sono.
E voi siete già partiti o ancora a lavoro?
Una buona estate a tutti, ci aspetta una chiusura d’anno tosta e sfidante.