Ve le ricordate ancora quelle vacanze in cui non si faceva nient’altro che andare in vacanza?
Anche se sembra un secolo fa, in fondo non è passato così tanto tempo.
Mi riferisco a quelle partenze in cui si spegneva tutto e si partiva.
Il pc dell’ufficio spento, il telefono di casa che squillava senza risposta, il cellulare che non esisteva o comunque non era uno smartphone connesso ovunque.
Insomma, quelle ferie estive senza whatsApp, senza mail e senza telefonate urgenti.
La risposta alla nostra domanda è sì. La tecnologia ha decisamente cambiato anche il nostro modo di vivere le vacanze e in generale la pausa dall’attività lavorativa.
Eppure questa rivoluzione, come tutte le cose, non ha un risvolto solo negativo. Soprattutto se si tiene conto che in qualunque situazione l’ultima scelta resta comunque sempre a noi.
Chi ha ruoli di responsabilità non va mai in vacanza
Oggi chi ricopre un incarico di responsabilità, che sia un imprenditore, un manager, un professionista, attraverso la tecnologia è connesso sempre alla propria vita professionale.
Sono sempre più rari i casi di chi decide o ha la capacità di staccare tutto e ritagliarsi un momento di pausa assoluta dal lavoro.
Io non sono di certo l’esempio di chi riesce a staccare completamente
Non vivo la vacanza in senso assoluto e in realtà ammetto di aver bisogno ogni tanto di rientrare in contatto con la mia parte professionale.
Non sono assolutamente contrario a chi invece mette in pratica un taglio netto, ma, nel mio caso, il mio filo con le aziende e le attività in corso – anche quando sono fuori ufficio – resta sempre integro e non si spezza mai.
Qual è il rovescio della medaglia?
Come dicevo prima ogni medaglia ha il suo rovescio. E anche in questo caso, con la tecnologia si rischia di non staccare mai, ma grazie all’evoluzione del digitale possiamo fare cose che prima erano impensabili.
C’è chi va in vacanza anche per due mesi grazie al supporto delle tecnologie. Chi può lontano da uffici e luoghi di incontro, continuare a lavorare e a supervisionare. Chi grazie ad un pc e ad una connessione può scegliere dove lavorare, unendo la vita professionale con quella privata.
Nella valutazione globale, la mia opinione rispetto a come sono cambiate le cose, e in particolare il nostro modo di vivere le vacanze, resta sempre positiva.
Il digitale offre delle opportunità e ci mette di fronte a dei bivi, ma siamo sempre noi che dobbiamo avere la capacità di gestire al meglio quello di cui possiamo usufruire.
Il mondo è cambiato e non esistono più pause dal lavoro uguali per tutti.
Trovo preferibile non fermare un Paese intero, distribuire le ferie in un arco di tempo maggiore e magari fare più giorni di vacanza avendo l’impegno di monitorare qualcosa o di accendere il pc un’ora.
La tecnologia migliora sempre la nostra vita, ma sta a noi farglielo fare nel modo più giusto