Una coperta sempre troppo corta. È questa la sensazione che molti startupper avvertono durante la loro esperienza imprenditoriale. Le risorse, economiche e umane, sono sempre limitate quando si avvia un progetto innovativo e bisogna essere bravi a giocarsi le poche carte che si hanno in mano.
Come consulente e investitore ho gestito la strategia di marketing digitale di diverse startup. L’ultima della quale mi sto occupando è Wordlz, qui racconto la sua storia.
In questo post voglio illustrarti che percorso seguo, quali sono i punti su cui sto battendo, e in generale come si costruisce, a mio avviso, la digital strategy di una startup.
Due obiettivi da raggiungere con la tua strategia
L’errore più grave che da startupper puoi commettere quando crei una strategia digitale è quello di disperdere le energie tra una miriade di attività, perdendo quello che è il focus delle tue azioni di marketing.
Specie all’inizio, dovrai lavorare tantissimo sulla parte brand, far conoscere la tua storia, cosa si nasconde dietro al progetto, qual è la mission. Con uno storytelling efficace potrai attrarre i due target che ti interessano:
- Gli investitori, che non saranno attratti subito dalle tue metriche, dato che con molta probabilità non ne avrai molte da mostrare in una prima fase di lancio.
- Gli utenti finali, che possono essere incuriositi dalla tua storia. La userai per catturare la loro curiosità e spiegare poi i vantaggi che offri loro.
Quella della curiosità è la prima molla che devi essere bravo a far scattare. Dopodiché dovrai lanciare messaggi relativi al tuo prodotto/servizio. Cosa offri, quali sono gli sconti, i vantaggi che hai, perché dovrebbero sceglierti. In altre parole, dovrai focalizzarti su quello che è il tuo vantaggio competitivo e trovare modi sempre originali per comunicarlo.
Digital marketing strategy: 5 azioni da compiere
Una volta definiti i tuoi obiettivi, dovrai poi compiere una serie di azioni. Ti elenco quali sono le principali:
- Costruire le buyer personas. In altre parole, dovrai definire bene qual è tuo pubblico ideale, e tracciare poi un suo identikit. Per farlo, usa dati oggettivi, come quelli che potrai ottenere dalle prime vendite, richieste di assistenza, commenti e opinioni sui profili social.
- Studiare i concorrenti. Ti sarà molto utile capire come si muovono i tuoi competitor nel marketing e analizzare i punti di forza, ma anche di debolezza della loro strategia.
- Realizzare il piano editoriale. Qui dovrai fare attenzione che tutti i contenuti rispettino gli obiettivi che ti sei prefisso con la tua strategia.
- Progettare le attività di lead generation. Come intendi convertire i tuoi utenti in potenziali clienti? Per capirlo dovrai individuare i canali a te più consoni: produzione di contenuti di qualità, utilizzo di social media e blog, email marketing, pubblicità a pagamento, eventi?
- Misurare tutte le tue attività. La misurazione dei dati delle tue attività è necessaria per ottimizzare le risorse e metterti sulla buona strada.
Fatto un budget di 100 come spenderlo?
Come dicevamo all’inizio, “la coperta è sempre troppo corta” e dato un budget di 100, dovrai essere in grado di spenderlo nel migliore dei modi. Qual è secondo me il modo giusto per spenderlo? Di solito consiglio di destinare il 40% a tutta la progettazione del sito. Il budget alto è giustificato dal fatto che, oltre al sito, dovrai inserire tutti quegli applicativi che ti consentono di capire come si muove l’utente all’interno, analizzare le sue azioni e i punti in cui hai bisogno di porre dei correttivi.
Per avere poi un’analisi giusta di quello che succede devi generare traffico, quindi un altro 30% va a copertura delle attività di social media marketing, sui canali principali (almeno LinkedIn e Facebook).
Con la parte restante puoi investire sia in eventi offline, oppure in campagne su Adwords, per aumentare il traffico e avere più dati da analizzare.
Ci sono altri punti di una digital strategy di una startup che vuoi approfondire? Suggeriscimeli e scriverò un post per aiutarti.