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Uguale a te o diverso da te? I dubbi amletici nella scelta di un socio perfetto

socio business

Premessa: un’azienda è una delle cose più complesse da tenere in piedi.  Questo lo dico perché voglio che tu capisca che non esistono regole precise da seguire. Tutto è sperimentazione in ogni campo dell’attività: farai, sbaglierai e farai meglio.

La scelta del socio per un business è una delle fasi più delicate che dovrai affrontare se sei alle prime armi, ma anche se poi avrai forza ed energia per realizzare diverse attività imprenditoriali.  Anche qui, come è successo a me, ti capiterà di commettere errori e di migliorare lungo il percorso. In questo post voglio raccontarti la mia esperienza e quello che mi ha insegnato.

L’illusione della scelta e la conoscenza di sé

Oggi che sono consulente di startup, e in alcune anche socio di capitale, mi capita di sentirne di tutti i colori. Molti startupper che seguo mi raccontano le loro vicissitudini e molte di queste hanno un comune denominatore: le incomprensioni con i soci sulla gestione del business..

Per capire che è un problema comune basta andare su Google, ci sono tantissimi how to che spiegano come trovare un socio perfetto. Leggendoli, vieni a sapere che per imbatterti nella tua anima gemella del business dovresti andare a eventi del settore, fare networking. Nel frattempo, nascono diverse piattaforme che ti consentono di fare matching, una sorta di “Tinder” per founder.

Anche se molti di questi consigli sono di sicura utilità (come quelli inclusi in quest’articolo di Forbes), partono da due assunti sbagliati. Il primo: il socio non lo scegli mai veramente. Durante la tua vita ti capitano delle “avventure” che ti portano ad avvicinarti a una persona oppure a un’altra. L’unica scelta consapevole che fai è sul business che vuoi realizzare.

Il secondo è un problema di natura più profonda: molti pretendono di conoscere gli altri senza aver mai approfondito la conoscenza di se stessi. I tempi della maturità non puoi forzarli. Quindi quando sei giovane devi avere pazienza. Crescendo, capirai quali sono le persone che è più giusto affiancare a te.

Uguale o diverso da te?

Questa è la domanda delle domande, il dubbio amletico con cui ho titolato questo post. La mia esperienza mi ha insegnato che i legami più forti si creano tra persone diverse (ma non troppo). Il tuo socio deve pensare in modo diverso da te (cosa fondamentale per un confronto reale), ma avere una comunanza di valori e visioni.

Il rischio di una diversità troppo radicale nel modo di intendere la vita aziendale conduce infatti a una mancanza di comunicazione e poi a uno scollamento che non fa bene né alla tua salute mentale, né ai dipendenti (che si trovano in un clima da “Guerra dei Roses”). E soprattutto danneggia l’azienda.

E se offre soldi per il tuo business?

C’è una differenza che devi fare per chiarirti le idee. Esistono due tipi di soci, quelli di capitale e quelli operativi. I primi mettono soldi e poi arrivano a fine anno a battere cassa. I secondo invece sono quelli che ti spalleggiano, quelli che hanno un ruolo reale in azienda.

Questo è un punto fondamentale e non devi  fare confusione. La mia esperienza mi ha insegnato che è meglio scegliere un socio operativo. Quando le cose vanno bene è facile navigare da soli, ma quando le cose vanno male meglio avere qualcuno che ti accompagna nella tempesta.

Ti faccio un esempio concreto nato dall’esperienza con una startup. Lo startupper in questione, di cui come puoi immaginare non posso fare il nome, ha imbarcato un socio solo per soldi. La persona in questione ha messo nella sua startup qualche decina di migliaia di euro. I due, l’investitore e lo startupper, appartengono a due mondi totalmente diversi e si scontrano su ogni decisione. Insomma, ogni cosa da fare per la startup diventa una battaglia.

Vale la pena vivere questo inferno quotidiano solo per poche migliaia di euro? La risposta per me è no. Pertanto, quello che ti consiglio è di scegliere soci operativi, soprattutto se sei agli inizi. A meno che non arriva un grande socio di capitali: in quel caso, il quadro è completamente diverso.

Tre parole magiche per il socio perfetto

Immagina di dover assegnare un valore da uno a tre ad alcune variabili e creare così una scala gerarchica che ti orienti nella scelta del socio perfetto per il tuo business. Ipotizziamo che le variabili in questione siano entusiasmo, determinazione, competenze e soldi, in che modo le disporresti? Prova a creare la tua gerarchia, nel frattempo ti svelo la mia:

  1.        Determinazione: 3
  2.        Entusiasmo: 3
  3.        Soldi 2
  4.        Competenze 1

Condividi la tua scala gerarchica qui e sui miei social e discutiamo insieme!

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